Non è necessario essere grandi per essere eccellenti. Basta essere il migliore in quello si fa !
Avete mai sentito il detto “Le belle cose vengono in piccoli pacchetti?” Anche se si potrebbe immediatamente pensare a una piccola scatola di velluto con righe dorate contenente un anello di diamanti o di una piccola botte di legno riempita con un vino di un’eccezionale annata, vorrei dimostrare come questo detto vale anche per la più piccola delle imprese.
Avete mai lavorato per una grande azienda? Se sì, sono quindi certa che sarete d’accordo con tutto ciò che sto per esporre e, se no sono sicura che penserete due volte prima di scegliere di farlo. In realtà, mio marito, che lavora per una grande azienda, ha ispirato l’articolo di questa settimana. Mi stava raccontando che essendo in malattia da 2 mesi gli sembrava strano che il suo “capo” non si fosse mai preso la briga di chiamarlo per sapere se stesse meglio. Gli ho semplicemente risposto “questo è dovuto al fatto che sei solo un numero per loro”.
Ecco perché essere piccoli è semplicemente migliore!
#1: nessuno è un numero
Le piccole imprese hanno colleghi, collaboratori e esseri umani al loro fianco, mentre quelle grandi hanno numeri. Le piccole imprese sono più portate a creare rapporti con coloro che stanno contribuendo allo scopo finale per arrivare alla soddisfazione del cliente. Costruiscono rapporti con la loro squadra, premiano gli sforzi e li considerano come la loro risorsa più preziosa.
#2: re vs. ricavi
Le grandi imprese spesso vedono i loro clienti come fonti di entrate mentre quelle piccole li vedono come dei “re”. I clienti sanno di poter sempre parlare con la stessa persona ogni volta che necessitano il servizio di una piccola impresa. Inoltre, il cliente troverà sempre una voce o un messaggio amichevole appena si metterà in contatto con la sua “fidata” persona di riferimento perché il cliente “detta le regole”. Poiché le grandi aziende trattano i loro clienti come fonti di ricavi piuttosto che come persone molto importanti, i clienti vengono spesso rimbalzati avanti e indietro tra i nuovi soggetti che non possono mai essere così amichevoli poiché si sentono come dei numeri dentro le mura di una grande società che non li premia mai per i loro sforzi.
#3: comunicazione efficace
In un’impresa di 1, 2 o 3 persone, c’è un massimo di 3 persone che possono interagire tra di loro. Perciò il messaggio originale sarà trasmesso nel modo più accurato e tempestivo. Inoltre, la gente riesce a creare delle relazioni e a lavorare insieme per raggiungere lo scopo finale. Comunque, in un ambiente aziendale con 100 “numeri” (33 volte di più di quelli di una piccola azienda), il messaggio originale potrebbe facilmente essere modificato ora che ci sono 4.950 diverse possibilità di interazione. I colleghi sono quindi meno suscettibili a creare legami tra di loro e più suscettibili a provare di competere tra di loro per ottenere il riconoscimento che ogni essere umano si sforza disperatamente di raggiungere.
#4: attenzione ai dettagli
Le piccole imprese si focalizzano sulla qualità e il servizio, che vengono spesso trascurati dalle aziende più grandi. I membri delle squadre di una piccola impresa presteranno la massima attenzione ad ogni singolo dettaglio in ogni fase della transazione: dal primo contatto alla consegna. Devono catturare l’attenzione, la fiducia e la fedeltà dei propri clienti per rimanere a galla. Le grandi aziende preferiscono competere con prezzi più bassi piuttosto che con la qualità e il servizio. Questo potrebbe “inizialmente” sembrare più conveniente nel breve termine, ma molto meno nel lungo termine poiché la qualità, per definizione, è più durevole nel tempo.
#5: motivazione
Le piccole imprese lavorano con piccole squadre composte da individui motivati. Questa motivazione nasce dai legami che si creano sia con colleghi e clienti. Per una piccola impresa i “problemi” non sono più considerati per quelli che sono, ma permettono agli individui di diventare più creativi (come squadra) per trovare nuove idee e soluzioni tempestive. Nelle grandi aziende, i dipendenti temono la parola “problemi” perché sanno che potrebbe costar loro il lavoro. In ogni caso, questi individui lavoreranno per tante ore cercando di risolvere questi “problemi” da soli poiché non sono motivati a collaborare tra di loro, ma anche a causa di una mancanza di buoni legami e di fiducia con i loro colleghi e clienti.
In conclusione, le cose belle escono davvero dai piccoli pacchetti. Le relazioni umane, la fiducia, la motivazione e il riconoscimento possono soltanto condurre verso grandi storie di successo perché nessuno è un numero, ognuno è re, la comunicazione esiste, c’è sempre una constante attenzione ai dettagli e la motivazione personale diventa un elemento fondamentale. Ecco perché credo che una piccola impresa può essere Grande rispetto ad una grande azienda con un grande nome ma senza nessun tocco umano. Sono riuscita a fare luce sul concetto che “più grande non è necessariamente meglio” e a farvi credere che più piccolo è spesso migliore?