Conosciamo tutti il significato della parola Acronimo? Sebbene gli acronimi possono sembrare delle semplici abbreviazioni, facilmente trovabili in qualsiasi buon dizionario, non lo sono. A differenza delle abbreviazioni, gli acronimi sono le lettere iniziali di una parola, di un nome, di un titolo o di un’organizzazione: per esempio Managing Director = MD (Direttore Amministrativo). Sebbene questo potrebbe sembrare abbastanza semplice da afferrare, in inglese l’acronimo “MD” potrebbe anche rappresentare una serie di combinazioni di parole diverse: per esempio, Muscular Dystrophy (Distrofia Muscolare), Medicinae Doctor (Dottore di Medicina), Memorial Day (Giorno della Commemorazione), Mother’s Day (Festa della mamma), ecc.
Naturalmente, l’elenco potrebbe continuare all’infinito e – molte volte – riuscire a trovare il significato reale di un acronimo che si trova all’interno di un testo non è così semplice come si potrebbe pensare. Sono certa che state già iniziando a capire il motivo per il quale tradurre gli acronimi può diventare un’esperienza sfidante per i traduttori, poiché molte aziende hanno i propri acronimi interni per certe posizioni, incarichi, prodotti, ecc.
Come evitare gli errori di traduzioni mentre si stanno traducendo gli acronimi?
Il primo passo nel tradurre gli acronimi è quello di assicurarvi che abbiate pienamente capito il concetto del documento che state traducendo.
Il secondo è quello di utilizzare un buon dizionario per gli acronimi.
Il terzo è di chiamare il vostro cliente per controllare insieme gli acronimi quando non siete sicuri al 100% di ciò che state per tradurre!
La verità è che gli acronimi non rappresentano sempre la stessa cosa in altre lingue e – molto spesso – non hanno un equivalente, quindi devono essere tradotti per intero. Precedentemente, abbiamo visto che MD, in inglese, poteva stare per Muscular Dystrophy (Distrofia Muscolare). In Italiano, Muscular Dystrophy si tradurrebbe in “Distrofia Muscolare”. Quindi, l’acronimo italiano per questa combinazione di parole diventa DM, che è l’esatto contrario della versione inglese.
Il quarto passo nel diventare un esperto nelle traduzioni degli acronimi è quello di essere in grado di distinguerli dagli errori OCR. OCR sta per Riconoscimento Ottico dei Caratteri e quando si convertono i documenti PDF in un documento Word, che può essere tradotto più facilmente, tutti i caratteri potrebbero non essere stati convertiti correttamente. In questo caso specifico, potrete ritrovarvi con delle parole che “assomigliano” o che “sembrano” essere degli acronimi anche se non lo sono veramente. Naturalmente, potrete capire che provare a tradurre tali “sosia” può diventare molto imbarazzante poiché si tratta di tradurre delle “interpretazioni errate” generate dai programmi. Un buon modo per evitare questo è di chiedere “sempre” ai clienti se possono fornirvi il testo originale quando “sentite” che si può trattare di una conversione PDF.
Il quinto e ultimo passo è quello relativo alle vostre capacità di comunicazione. Quando vi viene affidato un documento pieno di acronimi, vi prego di NON AVER PAURA di chiedere al vostro cliente se ha l’elenco contenente tutti gli acronimi e quello che rappresentano. Credetemi! Molto spesso, le aziende utilizzano degli acronimi interni e trovarli diventa praticamente impossibile. Anzi, cercare di trovarli diventerà un lavoro che richiederà troppo tempo! Chiedete ai vostri clienti di fornirvi “l’elenco corretto degli acronimi” e del loro significato.
Si dovrebbero prendere gli acronimi in considerazione mentre si formula un preventivo o prima di confermare la vostra disponibilità? Beh, ciò dipende prevalentemente da voi. Tuttavia, ricordate che un documento pieno di acronimi impossibili può diventare controproducente in vari modi:
- potrete non trovare i termini corretti che rappresentano;
- potrete passare fino a tre volte più tempo che non su un documento normale;
- potrete non essere in grado di consegnare il documento entro la scadenza dovuto all’enorme quantità di ricerca che dovrete fare: e senza garanzie;
- potrete mettere la vostra credibilità in discussione.
I miei consigli? Prendeteli in considerazione! Permettetemi di esprimermi al meglio… non fate finta che non esistono. Esaminateli in dettaglio prima di decidere;
- Gli conoscete?
- Saranno semplici da trovare?
- Siete al 100% sicuri di poter fare un buon lavoro?
NON ESITATE mai a trasmettere qualsiasi preoccupazione che potreste avere ai vostri clienti e chiedetegli sempre se sono disposti a fornirvi l’elenco degli acronimi e dei loro significati prima di accettare di tradurli a caso. Non mettete mai la vostra credibilità in pericolo!
Esistono dei buoni dizionari per gli acronimi?
Si. Gli acronimi inglesi non sono così difficili da trovare, ma non posso dire altrettanto per le altre lingue. Ecco un link per un buon dizionario gratis contenente gli acronimi inglesi che trovo piuttosto utile:
http://acronyms.thefreedictionary.com
Trovare un dizionario per gli acronimi in altre lingue è un po’ più difficile, tuttavia, ne ho trovati alcuni abbastanza validi per il francese e l’italiano:
http://www.glossari.it/dizionarioacronimi.html#A
Poiché i dizionari per gli acronimi stranieri sono piuttosto limitati in certe aree, un buon trucco consiste nell’utilizzare il motore di ricerca Google, digitando “cosa significa MD?” nella lingua originale: in francese si digiterebbe semplicemente “que signifie DM?” per esempio. Questo processo è piuttosto lungo e non si riesce sempre a trovare le risposte che si cercano, ma questo metodo per quel che mi riguarda è stato abbastanza positivo in circa l’85% dei casi. Tuttavia, quel margine di 15% è piuttosto alto e può soltanto essere evitato attraverso la comunicazione. In conclusione, il modo più efficace per tradurre gli acronimi è di sapere ciò che rappresentano con certezza e i vostri clienti sono gli unici abbastanza competenti per fornirvi queste informazioni: quindi NON abbiate paura di lasciarvi guidare da loro verso la traduzione perfetta!